Generosità o umanità? - la testimonianza di una madre

Umanità…. Perché siamo tutti umani ospitati su questa terra e in qualche modo siamo tutti uniti tra di noi. Cosa abbiamo fatto per meritarci un corpo così perfetto? Per lo meno quando funziona normalmente e bene! Quanto abbiamo dovuto sborsare per guadagnarcelo? Nulla.

Quindi se non ho speso nulla, perché non riesco a regalare qualcosa di mio quando la mia anima lascerà questo involucro diventato inutile?

Sono la mamma di Giuseppina, una figlia splendida, vissuta meno di 40 anni, che se n’è andata quattro mesi fa.

Ha lasciato qui quel corpo che man mano che passavano i mesi, le settimane, i giorni si indeboliva sempre di più per una distrofia muscolare. L’unico muscolo che oramai le rimaneva era il cuore…. che ha dovuto cedere e il 17 gennaio si è fermato. Chi l’ha conosciuta, e sono stati tanti, ricordano il suo sorriso, la sua grinta, la sua forza interiore che non l’hanno mai abbandonata. Ha fatto tantissime cose che molti di noi non si sognano nemmeno di immaginare. È arrivata anche a sposarsi a maggio del 2019. Non mi piace incensarla ma credetemi: è stata davvero grande.

Più volte avevamo parlato della possibilità di diventare donatrice, lo desiderava tantissimo. Sinceramente in quei momenti mi arrivava una fitta al cuore perché ciò significava la sua consapevolezza riguardo a quello che le sarebbe spettato. Nello stesso tempo ammiravo il suo coraggio e l’immensa generosità che abitava in lei, al di là di quel corpo costretto alla carrozzina fin dall’età di 10 anni.

Temevo che con quella malattia non sarebbe stato possibile diventare donatrice di organi ma non osavo dirglielo in faccia. Allora liquidavo il discorso con una battuta.

Poi una mattina, mi arriva la telefonata di una infermiera: “Signora, le chiediamo se accetterebbe di donare le cornee di sua figlia”. Il mio cuore si è aperto, nonostante il dolore, nonostante tutto. È stato il regalo più bello che le si poteva fare dopo la sua partenza. Sono profondamente grata a chi ha dato a Giuseppina la possibilità di essere ancora una volta una persona pronta ad aiutare gli altri. Perché è stato il leit motiv della sua vita… e ancora, lasciando il suo corpo, lo ha potuto fare.

Sono sicura che lei si è rallegrata tantissimo di questa opportunità.

Un proverbio cinese recita: la generosità di spirito e di cuore dà all’uomo la sua vera dimensione.

Ecco, ora sono sicura che lei ora è davvero in una immensità difficilmente comprensibile per noi che siamo ancora qui.

Joëlle

da Rivivere n.72  http://www.aidovicenza.it/riviste/file/40-rivivere-72-giugno-2023

 

Giuseppina Costa

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