Storia

Sezione provinciale di Vicenza. Fondata l' 11 gennaio 1977.
l verbale di fondazione riporta: «Oggi 11 gennaio 1977 alle ore 21 si sono incontrati nell'abitazione del cav. Pietro Mario Battistella sita in Vicenza, via Magenta n. 28, i sigg.: Battistella Pietro Mario, Ciriani dr. Paolo, Caldognetto Claudio, Geremia dr. proc. Gianfranco, Gambarotto Bruno, Manfrin Corrado, Galvanelli Giorgio, Quadri Adriano e Mastella geom. Antonio, i quali, constatato che l'iniziativa di propagandare l'AlDO ha trovato rispondenza nella popolazione di città e provincia, decidono di costituire in data odierna la Sezione provinciale AIDO di Vicenza». «La Sezione provinciale di Vicenza, preso atto dello statuto dell'AIDO ritiene di uniformarsi allo stesso, rispettandone principi e finalità.  l componenti del comitato promotore, riunitisi subito dopo le elezioni, eleggono presidente il cav. Pietro Mario Battistella e segretario il dott. Paolo Ciriani».

Nel luglio 1977, si costituisce il primo Gruppo comunale a Romano d'Ezzelino. Sono presenti circa 300 persone, tra le quali l' assessore regionale Fabris, il prof. Tonini, primario all'ospedale di Bassano, il presidente dello stesso nosocomio, avv. Andreatta e il segretario provinciale AlDO dott. Ciriani. «Il Gazzettino» del 24 ottobre 1977 riporta la storia della Sezione vicentina in occasione della prima assemblea provinciale. «I donatori di organi sono circa 1.700. E sono in aumento perché l'AlDO vicentina ha svolto un'azione informativa a vasto raggio. Altri centri si aggiungono ai Gruppi già operanti ad Asiago, Bassano, Romano, Valdagno e Cassola». «Una relazione è stata svolta dal presidente dell'associazione, cav. Battistella, in cui si puntualizzano la situazione e le prospettive di un'iniziativa altamente umana e sociale». «L'idea di costituire anche nel Vicentino la Sezione dell'AlDO era scaturita nel 1972. A tale data risalgono, infatti, i primi atti olografi in provincia, e precisamente a Villaverla e nella frazione di Novoledo. Intanto, si allargava la schiera dei donatori ad Asiago e Bassano, due città alpine dove proprio gli alpini davano maggiore impulso alla propaganda, raccogliendo adesioni nei loro circondari.

Il primo consiglio della Sezione eletto dall'assemblea, e che ha poi subito assegnato al suo interno le cariche direttive, è formato da Pietro Mario Battistella (Vicenza), presidente; Franco Geremia (Vicenza) e Attilio Moro (Cassola), vicepresidenti; consiglieri: Paolo Ciriani (Vicenza), segretario; Bruno Gambarotto (Vicenza), tesoriere; Danilo Andriolo (Romano d'Ezzelino), Giovanni Bianchi (Vicenza); Giuliano Cacciavillani (Vicenza); Claudio Caldognetto (Vicenza); Angelo Gasparini (Romano d'Ezzelino); Rolando Passoni (Valdagno); Eugenio Pieli (Schio) e Giovanni Pinaroli (Asiago); revisori dei conti: Luigi Mazzon (Schio), presidente, Corrado  Manfrin (Vicenza) e Maurizio Martini  Valdagno); probiviri: Luigi Bastianello, Pierluigi Cugliana e  Attilio De Giovannini (tutti di Vicenza).

Di seguito vengono riportate alcune interessanti realizzate dalla Sezione vicentina e dai Gruppi comunali. Conferenza-dibattito sui trapianti d'organo nel dicembre 1978 nel salone dell'Oratorio don Bosco di Valdagno; tra gli interventi quelli del prof. La Greca, primario del reparto di Nefrologia del San Bortolo di Vicenza e del dottor Pedrotti, oculista nello stesso ospedale. Sempre nel dicembre 1978, pieno successo della «Rassegna di cori e canti popolari» organizzata al Palazzetto dello Sport dalla Sezione provinciale vicentina.
Nel 1979 i soci in provincia sono 3.363 e i Gruppi da quattro sono diventati dieci. Nella Casa della gioventù di Marostica ha luogo una serata di propaganda: viene presentato un interessante documentario sulle malattie renali, commentato dal prof. Confortini di Verona. Il Gruppo di Marostica, con presidente Paolo Rossi, raccoglie intorno a sé circa 300 donatori.

Nel marzo 1981 il gruppo di Pove del Grappa organizza una conversazione sul tema «Prima e dopo »: scopo dell'incontro è una migliore informazione sulla condizione delle persone che attendono la possibilità di sopravvivere grazie alla donazione di organi. Tutto esaurito il palazzetto dello sport per la serata organizzata dalla sezione provinciale nel gennaio 1982; il Gruppo di Dueville che è uno dei più numerosi della provincia, ha svolto un notevole lavoro preparatorio, aiutato anche da componenti di altri Gruppi del Vicentino. Nel maggio 1982 il problema trapianti entra nella scuola media di Pove: i giovani si dimostrano molto sensibili all'argomento e vengono invitati a illustrare le loro idee attraverso disegni che saranno esposti in una mostra. Il Gruppo di Marostica organizza nella sala riunioni dell' ospedale, un dibattito su «Proposte e iniziative tendenti a modificare la normativa riguardante i trapianti d'organo e l'emodialisi».

Il sindaco di Romano d'Ezzelino, cav. Antonio Zen, nel corso di un'assemblea sulla modifica alla legge dei trapianti, assicurando il pieno appoggio dell'Amministrazione comunale, propone che il 1983 sia per il Comune di Romano l'anno del Donatore di sangue e organi.
L'assemblea dei Gruppi comunali della zona di Bassano, fa il punto della situazione: nel 1982 sono nati Gruppi a Rosà, Campolongo sul Brenta, Belvedere di Tezze e Rossano. Con l' acquisizione di 1.066 nuovi iscritti, la consistenza numerica dei soci raggiunge quota 4.000.
Nel gennaio 1982 il Gruppo di Sandrigo-Bressanvido benedice il Labaro; il Gruppo, nato il 23 settembre 1981, nel 1983 conta 280 soci. Ha partecipato ad una gara ciclistica, ad uno stand gastronomico e ha organizzato un concerto di canti del periodo rinascimentale e del Medioevo. Nell'ottobre 1983 questo Gruppo organizza due incontri-dibattito con la partecipazione del dottor Massimo Pedrotti, aiuto oculista dell'ospedale di Vicenza e del presidente del Gruppo
di Marostica, Paolo Rossi.

Il premio «Notte di Natale», offerto dalla Pro Sandrigo, viene assegnato all'AlDO di Sandrigo e Bressanvido.  Il Labaro del gruppo di Marostica il 14 aprile 1985 viene insignito della medaglia d'oro da parte  dell’ Amministrazione comunale. Domenica 21 aprile 1985 al teatro del Patronato Leone XIII (Ponte Pusterla) si tiene il primo convegno provinciale sul tema: «La donazione degli organi: realtà e prospettive», con il patrocinio della Regione Veneto e del Comune  di Vicenza. Il programma prevede l'introduzione del presidente provinciale Pietro Battistella; seguono gli interventi di Igino Fanton, presidente dell 'USL n. 8 di Vicenza, del prof. Giovanni Rama, primario del reparto oculistico ell'ospedale
di Mestre, del prof. Giuseppe La Greca, primario di Nefrologia all'ospedale di Vicenza, del geom. Aldo Coronati,  consigliere nazionale, di mons. Valentino Grolla, incaricato per la formazione del clero e del comm. Francesco Guidolin assessore alla Sanità del Veneto.

Domenica 20 aprile 1986 il Gruppo di Sovizzo organizza una significativa manifestazione a carattere provinciale.
Viene infatti inaugurato il primo Monumento ai Donatori di organi della provincia. Il monumento, ultimato da pochi giorni a cura dei soci del locale Gruppo, è situato in via Manzoni di Sovizzo, nelle immediate vicinanze della sede municipale. Alla cerimonia dell'inaugurazione sono presenti il segretario nazionale Giorgio Brumat, il presidente provinciale cav. Battistella, il presidente dell'USL Igino Fanton, il presidente provinciale dell' ANA avv. Periz. L'inaugurazione del monumento è occasione per un raduno provinciale dei Gruppi AlDO e per i Gruppi locali  dell'Associazione nazionale alpini. La manifestazione dà l'opportunità alla presidenza provinciale dell' ANA di ufficializzare l'adesione simbolica degli alpini alle finalità dell'AlDO. polari; partecipano cori di fama regionale e nazionale.

Nel febbraio 1987 nasce un gemellaggio tra il gruppo di Marostica e quello di Pove, presieduti rispettivamente da Paolo Rossi e Ferdinando Celi. L'iniziativa da proporsi insieme è quella di un concorso nelle scuole. Il gruppo di Marostica conta circa 800 soci con 40 donazioni già effettuate. Sono 350 gli iscritti a quello di Pove, il che costituisce una percentuale che supera il 16 per cento della popolazione. Quest'ultimo dato pone il sodalizio tra i primi a livello Nazionale. Prosegue in maniera discreta, ma a pieno ritmo l'attività del Gruppo di Thiene, che celebra nel 1989 il sesto anno della sua fondazione. Oltre ai suoi 620 soci, il Gruppo di Thiene fa gravitare intorno a sé la maggior parte dei Gruppi dell'alto Vicentino, promuovendo iniziative per circa 3.000 iscritti. Presidente del Gruppo è Livio Trevisi.

Nel Gennaio del 1988 nasce il Notiziario semestrale “Rivivere” con il quale l’AIDO Vicentina desidera entrare nelle case dei propri soci per aggiornarli sulle novità dal mondo dei trapianti e sulle attività svolte dai gruppi comunali. Su «Il Giornale di Vicenza»  dell'l giugno 1989 leggiamo: «Con 34 mila soci l'AlDO vicentina è ai vertici in Italia per il numero di adesioni e per un'attività promozionale diretta a far conoscere l 'importanza umana, morale e sociale della donazione degli organi. In questa sua opera l'AlDO vicentina è direttamente collegata oltre che con la sede nazionale anche con le consorelle delle altre regioni per iniziative comuni e scambi di esperienze».

Il 3 Novembre del 1990 viene inaugurata la nuova sede della sezione provinciale, dono della Signora Simonetta Manzo Trentin in ricordo del giovane figlio Giuseppe che ha donato i propri organi.

Nel 1996 la sezione provinciale supera quota 40.000 iscritti a dimostrazione della propria presenza capillare sul territorio con gli oltre 100 gruppi comunali.

La sezione provinciale, tra le più benemerite in Italia e nel Veneto, ha visto succedersi alla guida di questa grande famiglia Mario Battistella, Germano Attilio Moro e Bruno Zamberlan; quest'ultimo per ben diciotto anni ha guidato la sezione in un susseguirsi di risultati importanti, primo tra tutti il raggiungimento dei 60.000 iscritti alla sezione, confermando l'ottimo lavoro di sensibilizzazione svolto sul territorio.

Grazie alla continua opera di sensibilizzazione sul problema dei trapianti e delle donazioni e alle numerosissime iniziative di carattere socio-culturale, ricreativo, sportivo. l'AlDO a Vicenza e provincia ha ottenuto e sta ottenendo ottimi risultati sia per la qualità che per la quantità del lavoro in atto.


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