Cristina Bordin: Una Vita di Dedizione, Amore e Altruismo

Donarsi completamente agli altri, con tutta sé stessa e senza risparmiarsi. Una missione, quella che la Dottoressa Cristina Bordin ha portato avanti con energia, vitalità ed altruismo.

Aiutando i tanti che in lei cercavano aiuto come professionista e medico di base tra i comuni vicentini di Enego e Valbrenta, donandosi spesso oltre il possibile alle persone sofferenti; e amando con altrettanto cuore i numerosi cani e gatti che nel corso degli anni la Dottoressa Bordin ha salvato.

Il mondo animale, per lei, è stato in vita un qualcosa a cui dedicarsi con grande amore. In tanti ricordano l’affetto con cui adottò una cagnolina, la piccola Zora, rimasta orfana all’improvviso della sua padrona, un’anziana residente in Abruzzo. Nonostante i chilometri di distanza, non ci pensò due volte ad adottarla e portarla a casa. Zora come Teddy, cagnolino di una famiglia vicentina che a causa di un incendio perse drammaticamente tre dei quattro figli di appena 6, 4 e 3 anni; Teddy vagava sulle loro tombe ogni giorno, fino a quando proprio la Dottoressa Bordin decise di accoglierlo in casa donandogli un po’ di serenità dopo tanto dolore.

Il dono, tema ricorrente nella vita di colei che, oltre ad essere Dottoressa, professionista e amante degli animali, era in primis e soprattutto Donna, figlia, sorella e madre. Jacopo, il figlio, all'immane dolore del passaggio di “mamma Cristina” l’ha voluta ricordare anche con un pizzico di ironia, seppur colmo di lacrime: “La Doc - ha scritto - questa volta ci ha fatto lo scherzo. Starà in mutua per un po’”. Di fronte a parole come queste sembra quasi impossibile che si stia parlando di una persona che oggi non c’è più e che all’improvviso ci ha lasciato. Ma proprio questa scelta, l’uso di queste parole, è forse una delle eredità più vive e concrete di ciò che la Dottoressa Cristina Bordin lascia a tutti coloro che l’hanno amata e la amano ancora.

“Una donna fuori dagli schemi - come l’ha definita Don Federico Meneghel parroco di Enego - durante l’omelia nel corso della cerimonia con cui è stata salutata dalle tante persone che l’hanno amata - una donna che ti spiazzava con la sua schiettezza, con il suo parlare spontaneo e senza filtri, a volte così diretto fino a sembrare talvolta inopportuno, a volte all’apparenza distratta, altre volte sorprendentemente intuitiva e geniale”. Una donna che sapeva entrare nel profondo degli animali e delle persone. E che nei tanti anni al servizio dei suoi pazienti ha donato ben più di quello che una semplice ricetta, o una semplice visita possono raccontare. E tra le tante testimonianze ce n’è una che non lascia indifferenti, quella di Bepi suo paziente. Una testimonianza che, come racconta Danny suo compagno di vita, fece commuovere pure lei: “Un sorriso, ti mette a tuo agio. Con tono deciso ti accoglie. Ti passano i dolori e con sapienti cure rinverdiscono le foglie. Alla vita dona un figlio, lo cresce come un giglio. Lo invia a studiare e cresce bene il ragazzo. I suoi pazienti, tra Enego e Campolongo, da lei vanno volentieri, con voce serena e cristallina trova per tutti una soluzione e dedica loro ottimi pensieri”. Quegli stessi pensieri, quello stesso amore che oggi, in un momento di dolore così forte, chi l’ha amata le rivolge. Pensieri e amore che a lei rivolgono anche le persone che, proprio grazie alla sua scelta di donarsi fino in fondo, oggi possono sorridere, vivere meglio e guardare il cielo con speranza e fiducia.

di Johnny Lazzarotto

(Rivivere n.76)

 

La dr.ssa Cristina Bordin.

NOTA! Questo sito utilizza i cookie e tecnologie simili. Se non si modificano le impostazioni del browser, l'utente accetta. Per saperne di piu'

Approvo