In ricordo dell’amico Silvio Crosara
La mattina del 17 gennaio 2022, nel ricevere le molteplici telefonate che mi annunciavano che Silvio ci aveva lasciati, rimanevo impietrito a ogni squillo, nella mia mente scorrevano i bei ricordi di molti anni passati assieme.
Silvio per me era più di un Amico, era come un fratello maggiore; il confronto tra noi non mancava mai e si raggiungeva sempre un obiettivo comune. Lui era pronto a dare tutto stesso a chi ne aveva bisogno: l’Aido, l’Unitalsi, la Pro Loco, la Protezione Civile, il Calcio, la Fidas, la Parrocchia e la Comunità intera.
Immancabilmente ogni anno ci sentivamo per lo scambio degli auguri Natalizi. Ci siamo conosciuti alla fine degli anni ottanta io come Coordinatore e lui come Presidente Aido di Lugo, era subentrato nel 1993 al suo predecessore, Mario La Rocca, che era deceduto, ma lui già prima di quella data era attivo nel Direttivo Aido e vi rimase fino al 15 maggio 2016, quando gli subentrò l’attuale Presidente Carmen Simona Andor. Come se non bastasse, era anche donatore di sangue e faceva parte al Gruppo Fidas di Lugo. Uomo di poche parole, assorbiva molto e quello che decideva di fare con il suo gruppo lo portava a termine a tutti i costi.
Attivissimo nelle varie iniziative, organizzava gli incontri con i ragazzi delle scuole medie locali per la nostra Associazione. D’obbligo era L’organizzazione della S. Messa in ricordo di tutti i donatori, a cui seguivano il pranzo e la lotteria che serviva a rimpinguare le casse del Gruppo Aido. In questa occasione Silvio faceva sedere al tavolo delle autorità non solo il Sindaco e il Parroco, ma anche i trapiantati. Ogni anno se ne aggiungeva qualcuno e lui era fiero di questo e ci chiamava per nome, ma in primis ricordava i donatori e soci del suo gruppo che erano deceduti. Collaborava nell’organizzare le piccole festicciole della Parrocchia con la Pro Loco e con il Calcio; preparava panini, spuntini, dolci e altro creando
nello stesso momento un ambiente gioioso e accogliente tra i giovani e i cittadini del paese. Nel periodo invernale preparava la cioccolata tanto che era stato nominato il “papà della cioccolata”.
Ricordo che mi ha invitato più volte a Malga Granezzetta sul Monte Corno, dove lui dava una mano come cuoco per preparare il pranzo e la cena ai ragazzi disabili e Anziani del Comune di Lugo. E come se non bastasse,a partire dal 1980, per trent’anni, è andato a Lourdes con il treno degli ammalati a fare il barelliere e a prestare servizio presso la Grotta. Quelle volte che andavo a Lourdes il nostro incontro avveniva sotto lo sguardo protettivo della Madonna quasi per suggellare la nostra amicizia.
Qualche anno fa mi comunicò di aver raggiunto l’importo per costruire il monumento in ricordo di tutti i donatori Aido. Aveva iniziato molti anni prima a raccogliere i fondi necessari con la raccolta delle lattine in alluminio, il cui ricavato era per il monumento Aido. Era felicissimo, i suoi occhi dalla contentezza non riuscivano a trattenere le lacrime, come dire: ce l’ho fatta!!
Ed ecco che in data 18 maggio 2018 assieme all’attuale Presidenza Carmen Andor e Direttivo tutto, avveniva quanto da lui sognato: l’inaugurazione del monumento, che era posto a fianco del monumento dei donatori Fidas.
Grazie Silvio, la tua vita è stata tutto un Dono, sei stata una persona speciale, la tua serietà nel dare agli altri senza mai apparire e pretendere nulla in cambio è stata di esempio. Ora dall’alto dacci la forza di andare avanti per diffondere la cultura del dono e dare speranza a chi in un letto sta soffrendo in attesa di un trapianto.
di Eligio Munari
Articolo tratto da Rivivere 70 - Giugno 2022